mar 20, 2024

Junker compie 10 anni…e la zebra è più vivace che mai!

 
Tutto è cominciato…

Nella leggenda degli inizi delle grandi startup tecnologiche mondiali c’è il garage di casa, in cui ragazzi visionari e geniali che hanno mollato l’università per seguire un’ispirazione, danno vita a progetti che diventano giganti planetari che cambiano il mondo.

Ecco per noi è stato…diverso. Nel senso che è andata più all’italiana: è nato tutto non in garage, ma in cucina, sul tavolo dove si fa colazione, pranzo e cena. Appena sparecchiato, si lavorava al progetto.

Fettuccine e bit. Anzi tortellini, visto che succede a Bologna.

E nessuno ha mollato l’università o il lavoro, perché intanto si dovevano pagare mutui e bollette…

Ma insomma com’è nata l’idea?

idea di impresa 2014

Da un’ispirazione di Giacomo, informatico romagnolo: come era possibile che trovare le giuste indicazioni per differenziare un cartone del succo di frutta fosse così complicato? Siti web, opuscoli, blog…doveva esserci un modo più semplice! Viene da qui l’intuizione che la sua collega e amica Benedetta vuole mettere in pratica, reclutando anche un terzo informatico, Todor.

Il fantastico trio si mette all’opera e poche settimane dopo presenta il progetto a un contest Un’idea di impresa a Bologna, per vedere se piace. Lo chiamano JunkER, dall’inglese “junk”= scarto + le iniziali della regione Emilia Romagna (che alliscioni di giurie).

Piace, e così tanto che vince il secondo premio e anche una proposta di incubazione. E ora?

“Ora si realizza” decide Benedetta (decide quella volta e poi per tutte le volte successive, non a caso è stata da subito e senza contendenti la CEO assoluta).

Ma qual è l’idea?

Fare una app per la raccolta differenziata che sia rivoluzionaria, nel senso di davvero utile.

Una app che riconosce ogni prodotto leggendo il suo codice a barre e fornisce le istruzioni di smaltimento, dopo aver geolocalizzato dove ti trovi, in modo da darti automaticamente le info giuste. Così non metti il materiale giusto (nel senso di riciclabile)…nel posto sbagliato.

Al lavoro!

Sì certo, ma prima si fa la start up innovativa, per poter accedere al processo di incubazione.

Ed ecco che il trio, nel frattempo diventato un quartetto, si trova dal notaio a firmare: è fine gennaio del 2014. È la fondazione di Giunko srl e i soci sono i fantastici quattro Giacomo, Benedetta, Todor e il Marzocchi. Con una partecipazione minima dall’esterno: una piccola agenzia di comunicazione romana di parenti e amici che servirà per gli aspetti immagine, marketing e legal. Perché i quattro pensano in grande da subito…

scansione Junker codice a barre

La startup è operativa e installata nell’incubatore e inizia a lavorare alla app. Prima sfida: che deve succedere quando la app legge il codice a barre di un prodotto?

Beh, ovvio, interroga un archivio di informazioni sui materiali di cui sono fatti gli imballaggi dei prodotti e dà all’utente le info del prodotto giusto.

Si cerca nel grande mondo dell’open source un archivio che abbia le caratteristiche e le info giuste. Si cerca anche negli archivi a pagamento. Poi si cerca persino negli archivi proprietari per vedere se esiste da qualche parte quello che ci serve, magari si fa un accordo. Non esiste da nessuna parte.

Ma è possibile? Sembra. Anche se è francamente incredibile. Scatta la prima sfida, serve una botta di problem solving.

E fu subito DESPAR night

Junker supermercatoI fantastici quattro si chiudono in un Despar amico dopo la chiusura al pubblico e, con un pc su un carrello e una pistoletta scansiona-codici a barre passano la notte a scansionare prodotti e a classificarli.

Sveliamo un segreto: i quattro sono tutti informatici, che mangiano dati e bit almeno tre volte al giorno. Ci piace vincere facile (oddio, mica tanto)

In questa maniera nasce la prima base dati della app e vengono classificati i primi 20.000 prodotti.

Avanti veloce

I quattro passano sul progetto tutti i minuti liberi dal lavoro. Quel tavolo di cucina è sempre occupato, le sere, i fine settimana, le ferie.

Ma un anno dopo il prototipo è pronto e debutta in white label con un primo grande cliente che lo inserisce nella sua app (sempre per la differenziata). È un successo, funziona e…la usano!

È ora di far diventare il prototipo una app autonoma per poterla mettere sul mercato.

Entra in gioco l’agenzia di comunicazione che si mette al lavoro per creare l’immagine e la user experience, oltre alla strategia di comunicazione.

Nel 2015 viene pubblicata Junker 1.0, e la prima app non ce la scorderemo mai…col senno di poi, è un mistero come possa aver avuto tanto successo.

E oggi?

Junker fondatoriNove anni e tantissimo lavoro dopo, il team è cambiato e sono entrati nuovi soci: Gianluca come direttore commerciale, Mario per la parte legal e Noemi alla comunicazione e PR. E poi sono arrivati molti Giunketti: Martina, Stefano, Denise, Paolo, Raimondo, Ambra, Alberto, Angelo, Giorgia e Alberto 2.

Anche la base dati è esplosa: oggi Junker riconosce due milioni di prodotti, di questo oltre mezzo milione è stato classificato grazie ai suggerimenti degli utenti. La app è diventata un progetto collaborativo unico nel suo settore e oltre 2000 Comuni hanno creduto alla sua offerta e si sono associati per dare servizi ai propri concittadini. Comuni piccoli e grandi, da Nord a Sud: tra questi Bari, Ancona, Bolzano, Trento, Biella, Novara, Nuoro e tanti altri.

E nel 2021 è arrivata Terranova, una grande azienda di software per il settore ambientale, che sta costruendo un ecosistema che dia servizi integrati a Multiutility, gestori della raccolta, Comuni: dal bidoncino alla app, appunto. Terranova entra nel capitale sociale di Giunko e Giunko trova una grande famiglia con cui costruire servizi sempre più innovativi, integrati e utili.

Il futuro

Dieci anni sono volati via veloci, ma il nostro progetto non è invecchiato di un secondo: si arricchisce ed evolve continuamente. Il team Junker continua a immaginare e creare nuovi servizi, a lanciare nuovi progetti e a segnare nuovi piccoli traguardi nel settore.

Un esempio? La nuova soluzione Etichetta Digitale, sviluppata per rispondere alla nuova normativa sull’etichettatura ambientale e nutrizionale, che permette alle aziende di essere subito compliant con la legge in maniera innovativa e digitale, senza sforzi, con la sicurezza delle indicazioni ambientali puntuali e geolocalizzate che possiamo fornire ai consumatori.

Quindi il futuro è un percorso tutto da scoprire, con lo stesso entusiasmo di sempre.

 

 
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